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Ecco la ricetta più semplice possibile per autoprodurre da sé un benefico unguento per nutrire e lenire la pelle, anche la più delicata.

di Lucia Cuffaro

Lucia Cuffaro

Occorrente

  • 1 cucchiaino raso di cera d’api bio sminuzzata (5 g) o cera vegetale (carnauba, candelilla, d’arancio, etc.)
  • 3 cucchiai di olio di oliva, di mandorle o di un oleolito
  • barattolino con tappo
  • pentolino con acqua e ciotola
  • ciotola

Preparazione dell’unguento

Sciogliamo a bagnomaria la cera vegetale o d’api, protettiva ed emulsionante, in una ciotola o in un barattolo di vetro posto sopra ad un pentolino in ebollizione.

Cera bagnomaria

Per fare il bagnomaria basta mettere su di un fornello un pentolino con acqua e con sopra una ciotolina di vetro, di coccio o un altro pentolino dove mettere gli ingredienti.

Cera bagnomaria liquida

Una volta che la cera è divenuta liquida aggiungiamo l’olio Oliva, di Mandorle o un Oleolito, per l’azione lenitiva, idratante ed emolliente.

Quando questi due ingredienti sono diventati di un bel colore giallo oro, togliamo dal fuoco e uniamo a goccia, mescolando rapidamente come per fare una maionese con un cucchiaio.

Modo d’uso dell’unguento

Si applica sulla pelle RIGOROSMANETE bagnata e inumidita (nella ricetta non c’è una fase acquosa dato che è un unguento).

Unguento erboristico - Barattolo vetro

Proprietà dell’unguento erboristico

Serve a lenire e nutrire in profondità la pelle, in particolare le zone molto secche o sofferenti. Ovviamente varia in base alle caratteristiche dell’olio e oleolito di partenza. Ad esempio se si usa un oleolito di iperico avrà anche efficacia come doposole o dopo bruciature o per lenire l’herpes labiale (senza esposizione solare).

Unguento erboristico fai da te

Conservazione

Versiamo in un vasetto perfettamente pulito a chiusura ermetica.
Si conserva per 4-5 mesi, se tenuta lontana da fonti di calore e luce diretta.

Approfondimento erboristico

Per sapere come autoprodurre un OLEOLITO con semplicità ecco qui tutte le mie ricette

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