Facile, semplice e molto economico. L’orto da terrazzo può essere un ottimo debutto per iniziare la coltivazione di ortaggi grazie alla consociazione, una tecnica utilizzata nell’agricoltura per combattere i parassiti e migliorare la resa del terreno, avendo di conseguenza un ottimo raccolto senza l’utilizzo di particolare concimi.
L’accoppiamento tra gli ortaggi è infatti determinante per la salute di un orto. Grazie alle particolari sostanze prodotte da ciascuna pianta, alcune specie vegetali possono stimolare o inibire la crescita di quella accanto. O addirittura contribuire a scacciare parassiti oppure ad attirare insetti utili.
Basti pensare all’antico e indispensabile metodo della rotazione delle colture fatto da millenni per non depauperare il terreno.
Video
Puntata di domenica 31 marzo 2013 http://www.youtube.com/watch?v=rGZlXv0lokY
Materiale
- cassetta di legno o di plastica
- telo di tessuto non tessuto
- argilla espansa drenante
- terriccio
- piantine
- cucchiaio
Procedimento per la realizzazione dell’orto
Partiamo dal contenitore delle nostre piante. Abbiamo bisogno di varie cassette. E volendo possiamo non comprarle.
Basta riutilizzare quelle della frutta di legno o di plastica che spesso si trovano abbandonate vicino ai mercati rionali. Una storia senza lieto fine nel camion della spazzatura a cui possiamo dare un altro finale, trasformandole in contenitori per il nostro orto da balcone.
Per ogni cassetta la profondità consigliata è di 25 cm almeno di terra. Per molte orticole, infatti, l’importante è la larghezza della superficie e non la profondità.
Dobbiamo preparare la cassetta per impedire la fuoriuscita del substrato terroso foderandola con un tessuto non tessuto che in genere è di colore bianco e si compra nei ferramenta o nei vivai (costo al metro 20 centesimi circa) cercando di farlo aderire il più possibile alla cassetta.
Posizioniamo quindi uno strato alto circa 5 cm di argilla espansa per drenare l’acqua in eccesso; vanno bene anche ghiaia o legni sbriciolati e cortecce.
Ora dobbiamo riempirla con del buon terriccio umido. Ne servono circa 25 litri per ogni cassetta. L’ideale sarebbe avere questa composizione: terriccio 50 %, compost 35 %, stallatico 15 %.
Si riempie la cassetta compattando bene la terra, facendo pressione con i palmi delle mani. Il contenitore è così pronto, ed è arrivato il momento più divertente! La semina o il travaso delle piantine, che va fatto possibilmente di sera per non affaticare troppo gli ortaggi.
Semina o travaso delle piantine
Possiamo seminare oppure portarci avanti col lavoro per accelerare la crescita trapiantando ortaggi già sviluppati alti circa 10 cm, che si comperano in tutti i vivai al costo di circa 10 centesimi la piantina.
Come dicevamo inizialmente, scegliamo il metodo della consociazione per ottimizzare gli spazi, che in genere sono molto ridotti su un terrazzo. Per farlo poniamo in ogni cassetta piante “amiche” tra loro.
In linea generale la consociazione non si attua tra piante simili, cioè che appartengono alla stessa famiglia, come per esempio le patate e i pomodori, perché entrerebbero in competizione, andando a assimilare dal terreno le medesimi sostanze.
Vari tipi di consociazione
Peperoncini / Peperoni ed insalata
Nella prima cassetta arancione abbiamo piantato peperoncini ad una distanza di circa 30 cm uno dall’altra. In questo caso utilizziamo il metodo della consociazione dei diversi tempi di maturazione affiancando ortaggi a crescita lenta, come tutte le varietà di peperoni, a quelli a crescita rapida. Abbiamo scelto di associare dell’insalata che ha un tempo di crescita breve. In questo modo, nel giro di poco tempo, potremo raccogliere le verdure “rapide” prima che quelle “lente” diventino abbastanza grandi da reclamare spazio.
Fragole e lattuga
Nella seconda cassetta abbiamo interrato delle piantine di fragole associandola alla lattuga, una pianta ad azione repellente contro gli afidi e l’acaro della fragola, il ragnetto rosso comune. Utilizziamo quindi il metodo della consociazione della difesa contro i parassiti.
Pomodori cipolla e basilico
Nella terza utilizziamo il metodo di consociazione che sfrutta un livello di terreno diverso. Scavando con l’aiuto di un cucchiaio da cucina delle piccole buche in cui adagiare le piantine compattando poi il terriccio, alterniamo i pomodori con la cipolla. I primi crescono in altezza, e quindi hanno bisogno di bastoncini o cannucce di bambù per supportarle, le seconde sotto terra. Inoltre abbiamo aggiunto anche del basilico, che come in cucina, si accompagna ai pomodori migliorandone il gusto e lo sviluppo, respingendo dalle piante mosche e zanzare.
Il sole dovrà battere sui pomodori che al contempo ne gioveranno producendo l’ombra che proteggerà il basilico.
Fagioli / Fagiolini / Piselli con spinaci
Nella terza cassetta abbiamo interrato delle piantine di fagioli rampicanti disposti vicini a dei bastoncini o delle canne di bambù in modo da farli crescere in altezza. I legumi hanno la proprietà di fissare l’azoto presente nell’aria e di liberarlo nel terreno a mano a mano che avanza la decomposizione delle radici. Per questo sono un ottimo fertilizzante naturale specie per gli ortaggi a foglia, e quindi l’abbiamo associati agli spinaci.
Quando seminare?
Per capire quando seminare, dobbiamo seguire come facevano i nostri nonni le fasi lunari.
In generale, seminate in luna crescente le insalate e tutte le piante che cresceranno sopra la terra: avranno così una maggiore carica energetica e saranno piante più belle, forti e resistenti. Al contrario, seminate in luna calante patate, carote e cipolle e tutte le piante (tuberi, radici, bulbi) che si sviluppano sotto terra.
Per concludere dobbiamo solo innaffiare, la prima volta dobbiamo essere delicati facendo cadere l’acqua nelle mani a pioggia. Un piccolo consiglio, innaffiate al mattino presto, perché la terra sarà fresca come l’acqua evitando uno choc termico e quest’ultima non ristagnerà nella terra, evaporando durante il giorno.
Per chi ha il balcone su strade cittadine piene di traffico ricordarsi di lavare le verdure con il bicarbonato di sodio, o ancor meglio di coprirle con il tessuto non tessuto (TNT) che abbiamo usato prima, che terrà lontane le polveri sottili lasciando però filtrare acqua e sole.

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Ottima idea! e che bel sito! complimenti 😉
Grazie! Buona coltivazione allora! 🙂